Negli ultimi anni, il fitness ha visto l'ascesa di numerose tendenze, dall'HIIT allo yoga funzionale, ma una disciplina in particolare sta catturando l'attenzione di chi ama l'outdoor e cerca un allenamento efficace senza troppe complicazioni: il rucking. Nato come pratica militare, oggi si sta diffondendo tra gli appassionati di camminate che vogliono trasformare una semplice passeggiata in un vero e proprio workout. Ma cos'è esattamente il rucking e perché sta diventando così popolare?
Il rucking, in sostanza, consiste nel camminare con uno zaino pesante, aggiungendo un carico extra che aumenta la resistenza e l'intensità dell'esercizio. Non serve nulla di complicato: basta uno zaino comodo e qualche peso, come libri, bottiglie d'acqua o, per i più esigenti, piastre appositamente progettate. La bellezza di questa disciplina sta nella sua semplicità e nell'adattabilità a qualsiasi livello di preparazione fisica.
Ma perché dovresti provarlo? Perché, a differenza di altre mode fitness che richiedono attrezzature costose o abbonamenti in palestra, il rucking è accessibile a tutti, si può praticare ovunque e, soprattutto, offre benefici che vanno ben oltre il semplice bruciare calorie. È un'attività che rafforza il corpo, migliora la postura e, non da ultimo, permette di riconnettersi con la natura. Se sei stanco delle solite routine e cerchi qualcosa di stimolante, il rucking potrebbe essere la risposta che aspettavi.
Le origini militari e l'evoluzione fitness
Il rucking affonda le sue radici nell'addestramento militare, dove i soldati sono abituati a marciare per lunghe distanze con zaini pesanti, sviluppando resistenza e forza. Non a caso, il termine stesso deriva dall'inglese "rucksack", che significa zaino da trekking. Per anni è stato un esercizio riservato a chi indossava una divisa, ma oggi è stato riscoperto come un metodo di allenamento versatile ed efficace per chiunque.
Ciò che lo rende speciale è la sua capacità di combinare cardio e forza in un'unica attività. A differenza della corsa, che può essere impattante per le articolazioni, il rucking offre un lavoro più completo senza sovraccaricare il corpo. Inoltre, il carico aggiuntivo costringe a mantenere una postura corretta, attivando i muscoli del core e della schiena in modo naturale.
Negli Stati Uniti, il rucking ha già conquistato una vasta comunità di appassionati, con eventi organizzati e gruppi dedicati. In Italia, sta iniziando a diffondersi grazie a chi cerca un'alternativa alle solite passeggiate o alle sessioni in palestra. E il bello è che non serve essere atleti esperti: basta iniziare con un peso moderato e aumentare gradualmente, ascoltando il proprio corpo.
I benefici fisici e mentali del rucking
Uno dei motivi per cui il rucking sta guadagnando così tanti sostenitori è la vasta gamma di benefici che offre. A livello fisico, è un ottimo modo per bruciare calorie: camminare con un carico aumenta il dispendio energetico fino al 50% rispetto a una normale passeggiata. Questo lo rende ideale per chi vuole tonificarsi senza ricorrere a workout ad alta intensità.
Ma non è solo questione di calorie. Il rucking migliora la resistenza cardiovascolare, rinforza gambe, glutei e schiena e aiuta a sviluppare una maggiore stabilità articolare. A differenza del sollevamento pesi tradizionale, che isola singoli gruppi muscolari, qui il corpo lavora in modo globale, simulando movimenti funzionali che servono nella vita quotidiana.
E poi ci sono i benefici mentali. Camminare all'aria aperta, soprattutto in contesti naturali, riduce lo stress e aumenta la produzione di endorfine. Aggiungere un carico allo zaino introduce una sfida in più, che stimola la determinazione e la concentrazione. Molti praticanti riferiscono di sentirsi più energici e focalizzati dopo una sessione di rucking, come se avessero fatto un reset mentale oltre che fisico.
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Come iniziare (senza farsi male)
Se ti stai chiedendo come approcciarti al rucking, la buona notizia è che non servono particolari preparativi. L'importante è procedere con gradualità per evitare infortuni. Inizia con uno zaino comodo e ben regolato, preferibilmente con cinghie ammortizzate per distribuire il peso in modo uniforme. Per i principianti, un carico tra il 5% e il 10% del proprio peso corporeo è più che sufficiente.
Scegli percorsi pianeggianti all'inizio, magari su terreni morbidi come sentieri sterrati o parchi, per abituare il corpo al nuovo sforzo. Man mano che acquisisci confidenza, puoi aumentare il peso o sperimentare itinerari più impegnativi, come salite moderate. L'obiettivo non è strafare, ma costruire resistenza in modo sostenibile.
Infine, presta attenzione alla postura: tieni le spalle rilassate, il busto eretto e lo sguardo in avanti. Se senti tensioni alla schiena, riduci il carico o fai delle pause. Il rucking dovrebbe essere faticoso ma mai doloroso. Con il tempo, noterai che diventerà sempre più naturale e potrai sfidarti con pesi maggiori o distanze più lunghe.
Perché il rucking è più di una semplice moda
A differenza di tante tendenze fitness che durano una stagione e poi scompaiono, il rucking ha tutte le carte in regola per rimanere. È economico, adattabile e, soprattutto, dà risultati tangibili senza richiedere ore di allenamento noioso. In un'epoca in cui si cerca sempre più di coniugare benessere e vita all'aria aperta, questa disciplina rappresenta la sintesi perfetta tra movimento e libertà.
Ma c'è di più: il rucking ha anche una componente sociale. Sempre più gruppi si organizzano per uscite collettive, trasformando l'allenamento in un'occasione di condivisione. Che sia con amici o in solitaria, però, l'importante è mettersi in cammino e sperimentare i vantaggi di questa pratica.
Se ami camminare e vuoi rendere le tue passeggiate più stimolanti, il rucking è la soluzione ideale. Non serve altro che uno zaino e la voglia di provare qualcosa di nuovo.